H de hôpital

Gestione pratica
della violenza e dell'aggressività dei pazienti 

e dei familiari

Turnover,
dimissioni, infortuni,
paura in pancia, denunce, reclami?

Costo umano e finanziario del conflitto? 

Enorme! L’equivalente di un mese di lavoro all’anno*. Altamente traumatici sia fisicamente che psicologicamente, i conflitti hanno anche un effetto deleterio sulle squadre che ne soffrono.

Una situazione drammatica

Il 37% degli operatori sanitari ospedalieri dichiara di essere regolarmente oggetto di aggressioni fisiche (l’84% degli OSS)*.

2 aree di miglioramento

Educare gli operatori sanitari sui concetti di violenza e gestione del rischio. 

Cultura della sicurezza e del rispetto all’interno dei team (operatori sanitari + guardie di sicurezza). 

Settori “a maggior rischio"

Risques à l'hôpital
Negli ospedali

Pronto soccorso (adulti o pediatrica), Psichiatria e Geriatria

Risques des unités sanitaires mobiles
In città

Unità mobili, in particolare unità psichiatriche, che non beneficiano dell’ambiente ospedaliero più protettivo.

COME POSSIAMO LIMITARE IL RISCHIO PER I CAREGIVER?

Rafforzare le competenze dei manager

L’implementazione di una cultura della sicurezza richiede uno sforzo manageriale per affrontare rischi noti, sconosciuti e sfaccettati.


Sensibilizzare e formare tutti i professionisti

Il 59% dei first-responders è impreparato e si affida a personale di vigilanza poco o per nulla formato. 

Fonte: Rapporto ONVS 2022-21 (dati 2020-2021) 

Médecin super héro de la gestion de l'agressivité

Obiettivi della formazione

Limitare i conflitti fisici e verbali per garantire la continuità del servizio pubblico, preservando la relazione paziente-curante e la sicurezza del personale.

Competenze acquisite

  • Comprendere lo stress, che è alla base di tutti i conflitti.
  • Agire in base alla propria percezione del fattore di stress, della situazione o di entrambi
  • Acquisire una serie di strumenti TOP©

Reagiamo in modo automatico o addirittura arcaico, in modo incontrollato, che spesso ci porta a perdere il controllo della situazione.

Adottando un approccio razionale basato sull’empatia tattica, è possibile razionalizzare il nostro intervento in questi momenti caotici. I corsisti impareranno a :

  • Psicologicamente, sviluppando un avatar
  • Fisicamente :
    1. Adottando una postura sicura,
    2. Utilizzando una coperta di emergenza,
    3. Modellando il proprio spazio di lavoro.
  • Comprendere i miei limiti personali, i nostri limiti come professionisti responsabili
  • Gestire fisicamente persone aggressive o resistenti
    (attraverso il loro abbigliamento)
  • Prepararsi e agire (tempo blu/tempo rosso) – migliorare (feedback)
  • Affidarsi alla forza del gruppo (protocollo di intervento comune)

Strumenti compatibili con i vostri vincoli, favorendo il dialogo per agire con un minimo di forza.

Ad esempio, per la parte fisica (l’aspetto più rude), niente colpi, chiavi o strangolamenti: l’abbigliamento dell’aggressore permette di modulare l’intensità e di adattarsi al tipo di aggressore (donne, bambini, anziani) e al contesto. 

Squadre rinforzate

Grazie a un kit di sopravvivenza basato su precauzioni universali contro la violenza

Progettato secondo criteri rigorosi:

  1. Relazione paziente-curante
  2. Nessuna violenza eccessiva
  3. Niente colpi
  4. Accessibile a tutti

Formazione accreditata dal Ministero della Salute (AGENAS, ARES)

Alcune riflessioni...

Un approccio più empatico è spesso sufficiente per evitare problemi acuti di violenza.

Seguire un protocollo comune aumenta la professionalità e migliora la reputazione della scuola.

L'insegnamento esperienziale migliora le relazioni tra le squadre e la coesione del gruppo.

Limitando i conflitti, si riduce l'esposizione legale e finanziaria.

Informazioni chiave

  • A partire da 2.000 euro IVA esclusa al giorno
  • 16 ore (due giorni)

  • Accessibile a persone in buona salute

  • Da 6 a 20 persone

Gli ospedali si affidano a noi

Nei servizi critici: PS - Ambulanze - Tossicodipendenza - Psichiatria - Geriatria

EMERGENZA

Il corso piace

“Il corso di autodifesa di Jérôme in ospedale è stato impeccabile. La sua competenza e la sua dedizione sono notevoli”.

– Dr. A. Anedda (psichiatra)

“Vorrei ringraziarti per questa spinta alla fiducia in me stesso e per aver scoperto le mie risorse personali nonostante la mia piccola taglia, in una quotidianità in cui siamo così spesso sminuiti e svalutati che finiamo per crederci”.

– E. C. (infermiera)

“Questi corsi di formazione dovrebbero essere obbligatori e ricorrenti perché dobbiamo imparare a coordinarci se vogliamo essere efficaci”.

– Yvan C. (Guardia giurata)